Per la pasta
200 gr di farina di semola
2 uova
1 pizzico di sale
Per il ripieno
Polpa di sei gamberi
1 spicchio di aglio
Olio evo q.b.
Per il brodetto
1 spicchio di aglio
6 teste di gambero
Salsa al tartufo di “italia tartufi”
Sale q.b.
Olio evo q.b.
Non volevo realizzare il classico tortellino, mi piaceva
molto l’idea di questa forma di pasta decisamente insolita.
Per prima cosa preparate l ‘impasto per la pasta: (per il
procedimento (cliccate qui sez. preparazione di base pasta all’uovo). Lasciate
riposare l ‘impasto per mezz’ora in frigorifero avvolto nella pellicola.
Pulite i gamberi, eliminando il carapace e le zampette.
Ruotate la testa, staccandola dalla polpa e tirate via accuratamente il budello
dell’intestino, che vedrete nella polpa del dorso.
Mettete da parte le teste, che utilizzerete per la preparazione del sugo.
Sciacquate bene i gamberi e create la tartare sminuzzandoli
grossolanamente col coltello. Conditeli con uno spicchio di aglio privato
dell’anima ed un filo di olio evo. Lasciateli in frigorifero per 30 min. circa.
Nel
frattempo preparate il sugo: in una padella inaderente versate l’olio, lo
spicchio di aglio schiacciato e lasciatelo dorare a fuoco dolce. Aggiungete le
teste dei gamberi, avendo cura di togliere l’aglio dopo un paio di minuti.
Aggiungete mezzo bicchiere di acqua calda e un pizzico di sale e lasciate
cuocere per 25-30 min. a fuoco basso, facendo addensare il sughetto senza
lasciarlo asciugare.
A questo
punto, con l’aiuto di uno schiacciapatate, schiacciate al massimo le teste dei
gamberi, per far uscire tutta la sostanza e gli umori. Poi servendovi di un
passino a trama stretta filtrate il liquido ottenuto (se non disponete di un
passino a trama stretta appoggiate un tovagliolo di stoffa all’interno del
passino che avete, in modo da filtrare il liquido).
Prendete la pasta dal frigorifero e tiratela con la macchina ad uno spessore non eccessivamente sottile. Questo perché, una volta farcita, la pasta potrebbe rompersi per via dell’umidità presente nel ripieno stesso. Ottenete dalle sfoglie circa 20 quadrati della stessa grandezza e, dopo aver tolto i gamberi dal frigo e averli privati dell’aglio e rimescolati, distribuite il ripieno in parti uguali al centro dei 20 quadrati.
Per ottenere la forma del cappellaccio,
prendete i lembi del quadrato per formare un triangolo esercitando una leggera
pressione per chiudere i lati. A questo punto avrete creato un triangolo con
una punta: prendete le due punte inferiori e congiungetele, esercitando una
pressione sufficiente a farle rimanere unite. In questo modo avrete ottenuto la
forma a punta del cappellaccio.
Continuate
l’operazione fino all’esaurimento della
pasta. Metteteli da una parte coperti da uno strofinaccio pulito.
Cuocete i
cappellacci in abbondante acqua salata. La primo bollo, quando verranno a
galla, controllate che siano cotti al punto giusto. In caso contrario
proseguite la cottura per qualche altro minuto (questo perché il momento della
cottura in questo caso dipende dallo spessore della pasta).
A cottura
ultimata scolate i cappellacci. Per ciascun piatto versate 10 gocce di salsa di
tartufo ravvicinate fra loro, in modo da conferire una forma a cerchio e poi
adagiatevi sopra un cappellaccio per ognuna.
Completate
l’impiattamento versando il brodetto di gamberi e un filo di olio evo per
ciascun piatto.
Servite
subito e buon appetito
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